11 Febbraio 2022 | PROGETTI TEATRO, TEATRO REGIA

DON CHISCIOTTE

TEATRO SEGRETO s.r.l.
Direzione Artistica RUGGERO CAPPUCCIO

presenta

“Don Chisciotte”

di
Ruggero Cappuccio

liberamente ispirato all’opera di Miguel de Cervantes

con
Don Chisciotte: Roberto Herlitzka
Salvo Panza: Lello Arena

regia
Nadia Baldi

musiche
Paolo Vivaldi

costumi
Salvatore Salzano

progetto scene
Nicola Rubertelli

assistente alla regia
Iolanda Salvato

luci e fonica
Franco Polichetti

aiuto elettricista
Mario Parascandolo

macchinista
Alfonso Borza

assistente costumista
Michela Chirico

amministratore
Fabio Maffei

progetto grafico
Giovanni Natiello

foto
Romeo Civilli

edizioni musicali
Flipper Music S.r.l.

ufficio stampa
Emanuele Tirelli

organizzazione
Lia Zinno

SINOSSI

Nella versione scenica prodotta da Teatro Segreto Srl, Don Chisciotte è Michele Cervante, un uomo appassionato di letteratura epica che vive in profonda solitudine. Emarginato da una società che lo respinge quotidianamente, perde contatto con il mondo reale, attivando una crescente energia visionaria che lo porterà a dialogare con i fantasmi della classicità.

L’apparizione di un singolare personaggio che Don Chisciotte trasforma nel suo Salvo Panza innesca il tentativo di riportarlo entro i confini di una ritualità sociale cosiddetta normale. Il protagonista, posseduto dall’anima immortale dell’hidalgo de la Mancha, continua, però, ad alterare la relazione tra passato e presente, inseguendo una visione disperata e poetica dell’esistenza. Il fragilissimo eroe cerca un’ipotetica Dulcinea, che nel suo desiderio si configura come definitivo incontro di salvezza e di pace.

Il testo di Ruggero Cappuccio si concentra sul conflitto tra modernità efferata e umanità poetica, sulla solitudine, l’illusione, sul lirismo di una realtà che non è più o che non è mai stata, ma vive fresca nella memoria come ricordo presente.

La regia di Nadia Baldi si attesta su confini immutabili, ma non per questo facilmente rintracciabili, quelli che da millenni vivono invariati nel cuore degli uomini. La messinscena, nell’interpretazione di Roberto Herlitzka e Lello Arena, utilizza una delicata indagine interiore a specchio per svelare il rapporto tra dolore e bellezza.